giovedì 25 agosto 2011

Circo Fantasma - Ninna nanna per la classe operaia [1997 - mp3 320 Kbps]



 Circo Fantasma - Ninna nanna per la classe operaia [1997 - mp3 320 Kbps]

Tracklist:

1. Il fiume
2. Fino a domani
3. Paese Fantasma
4. Vecchi amanti
5. Macchine imperfette
6. Sistemazione
7. La fabbrica
8. Fuoco nella testa
9. La luna e il vino
10. Giorno dopo giorno
11. Canzone del maggio
12. Cielo di Bassora





Il Circo Fantasma su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Circo_Fantasma

Carlomagno e Marsél su Facebook https://www.facebook.com/CarlomagnoeMarsel/


Recensione dell'album di esordio, by Faustiko di Rock it:
Pensare che alla fine degli anni '90 ci sia un gruppo italiano, agli esordi, che riporta nel titolo del suo album la formula "classe operaia" è veramente affascinante. Di certo negli ambienti delle posse e dell'hip-hop italiano, con annessi i Centri sociali, non si è mai dimenticato questo concetto, miscelandolo poi con tutte le altre tematiche fondamentali dei problemi sociali, ma molto spesso è successo che se ne sia abusato, senza perciò riuscire a realizzare un messaggio concreto apprezzabile.
Nel panorama strettamente rock abbiamo i Gang come gruppo portabandiera di ideali legati alla lotta, assieme all'esperienza dei Modena City Ramblers. Ma, non contenti, da maggio in poi ci ritroviamo con questa band milanese, i Circo Fantasma appunto, che si vanno ad aggiungere ai suddetti - soprattutto al gruppo dei fratelli Severini per quanto riguarda l'affinità a livello di sonorità e scelta di liriche.
"Ninna nanna per la classe operaia" è partorito durante gli anni passati e ha avuto i primi vagiti con la cover di "Factory" sul tributo italiano a Bruce Springsteen, presente anche nei solchi dell'album. Il suono di questo lavoro è assimilabile subito alle prove passate di Massimo Bubola, alle esperienze degli Yo-Yo Mundi (non a caso i produttori dell'album sono due componenti di questa band) e ad alcune caratteristiche della melodia di Fabrizio De Andrè, che viene celebrato nella cover "Canzone del maggio".
Una copertina in bianco e nero che raffigura una fabbrica ci introduce al cd, e scorrendo velocemente i 12 titoli ci si accorge subito di cosa trattino i testi: disoccupazione ("tra i gangli del capitale aleggia duro lo spettro dell'occupazione"), critica al sistema capitalista, storie di periferia e riferimenti al quotidiano scorrere della vita. Tuttavia anche la musica rimane valida: in "Il fiume" troviamo chitarre che sanno di E-Street Band, mentre "Cielo di Bassora" e "Paese fantasma" si caratterizzano per delle atmosfere sullo stile dei Massimo Volume; "Macchine imperfette" sa molto di Gang elettrici, sia per la violenza delle liriche che per quella dei testi, al contrario di "Vecchi amanti", la ballata più convincente dell'album.
Delle due cover, di cui in parte abbiamo già detto, non si può che ribadire il positivo giudizio per quanto riguarda il riarrangiamento, mentre è da notare che "Giorno dopo giorno", con le sue atmosfere noise/non-sense, e "Fuoco nella testa", con una melodia bittersweet, rimangono gli episodi più singolari di un lavoro che ha già riscosso un buon consenso da parte della critica.
Rimaniamo fiduciosi che la gente, grazie al prezzo politico di £ 26.000, dia appoggio ad un gruppo che merita attenzione e che dal vivo potrebbe riservare molte sorprese.

mercoledì 24 agosto 2011

Üstmamò - Üstmamò I [1991 - mp3 320 Kbps]


Üstmamò - Üstmamò I [1991 - mp3 320 Kbps]

Tracklist:
01. Üstmamò
02. Filikudi
03. Fila filastrocca
04. Stupito sguardo
05. Strocca - Canzone d'accatto
06. Vengo a voi...
07. Amminramp
08. Lieto evento finale
09. Vietato vietato
10. 100 pecore e 1 montone
11. C'era una volta... un re
12. Torna maggio

Gli Üstmamò sono stati un gruppo musicale italiano, in attività dal 1991 al 2003, anno dello scioglimento.
Il gruppo era originario della zona dell'Appennino reggiano tra Villa Minozzo e Castelnovo ne' Monti, e nel dialetto locale, "üstmamò" significa "proprio adesso".
Esordiscono nel 1991 con un album omonimo, cantato in italiano, inglese, francese e reggiano ed inframmezzato da ritornelli tradizionali dei maggerini dell'Appennino. Nel 1992, si esibiscono a Prato assieme ai CSI e ai Disciplinatha in un concerto che verrà registrato per dar vita all'album Maciste contro tutti.
Nel 1993, pur proseguendo nella singolare unione tra varie lingue e dialetti e sonorità bizzarre, il secondo album, Üstmamò (2), posizionò il gruppo in un ambito più rock, in linea con quanto accade all'estero. Del singolo Tannomai (contrazione della forma interrogativa "Ti hanno mai...?") viene anche realizzato un video di forte rotazione.
Nel 1995 partecipano a Materiale resistente, con una rivisitazione del canto partigiano Siamo i ribelli della montagna.
Nel 1996, il terzo album, Üst, prodotto da Roberto Vernetti, segna marcatamente il passaggio dalle atmosfere post punk (alla CCCP) alle innovative sonorità trip hop e registra i migliori risultati di vendite e fa conoscere il gruppo al grande pubblico.
Il successivo Stard'Ust del 1998, trainato dai singoli Kemiospiritual e Cosa conta, conferma il precedente per gradimento a critica e pubblico e approfondisce i legami con l'elettronica grazie a richiami alla house nel brano Soap Opera ed alla drum'n'bass nella canzone Stardust.
Nel 2001, l'uscita del controverso Tutto bene vede il parziale ritorno del gruppo alle sonorità che ne avevano caratterizzato le origini, pur non disdegnando inserti di musica elettronica.
Nel 2003, in concomitanza con la pubblicazione della raccolta ÜstBestMamò, il gruppo annuncia lo scioglimento ufficiale.

99 Posse, Bisca & Almamegretta - Leoncavallo Live [2000 - mp3 320 Kbps]


99 Posse, Bisca & Almamegretta - Leoncavallo Live 1992

Tracklist:
'O Treno
'O Documento
Napoli
Salario Garantito
È Tutto a Posto
De Cildren Ov Babilon
Rafaniello
Ripetutamente
Tammuriata Ragamuffin





lunedì 22 agosto 2011

The Gang - Controverso [2000 - mp3 320 Kbps]



The Gang - Controverso [2000 - mp3 320 Kbps]

Tutto sui Gang: http://www.the-gang.it/

Tracklist:
Danza nella luce
Qui
Lavami nel sangue dei miei nemici evangelista
Se mi guardi, vedi
Quando gli angeli cantano
Io e te
Vorrei
Non è di maggio
Paz
Reflescìasà
Nagual, il messaggero
Prima della guerra
Dopo come primavere

"Controverso" - Canzone per canzone:

13 canzoni che sono, ma soprattutto sono Controverso . Canzoni che non seguono né sono in linea, ma che da direzioni apparentemente opposte ritrovano un percorso, un cammino e una via d’uscita (d’emergenza) nel cerchio. Perché è circolare l’immagine che traduce questo titolo ed essa supera e “trasumana”, mette in fuga il senso della parola, la libera. Essere contro per andare verso. Nel mito, aldilà della storia dalla quale siamo stati espulsi, dalla quale siamo stati mandati al confino, esiliati. E qui si ricomincia con gli ultimi, fra gli uomini , qui, dove si canta. Qui dove odio e amore, limite soglia sono una cosa sola. Aldilà della terra del tramonto. Così i Gang sentono questo passaggio d’epoca, così lo cantano, così te lo suonano. Continua la grande battaglia del sogno, dell’immaginario poiché da sempre le azioni umane sono sospinte dall’immaginazione. E il sogno è forte più gli uomini sono sicuri di essere dalla parte della realtà. La vita stessa diventa sopportabile attraverso l’immagine; qualcosa che va oltre le guerre e il dolore. Trovare una crepa, un varco nel muro, rompere per un istante la forza di gravità che ci impedisce di naufragare nel caos……Verso, in un orbita che segue altre orbite, una serie di frecce sospese per aria che si vedono a distanza senza raggiungersi. Pensiamo alla noia di un andare, di un procedere rettilineo che rende impossibile lo scarto obliquo, il passo del cavallo agli scacchi, il percorso della cometa : il segnale del nuovo tempo dell’avvento. I Gang come folletti nella “Tempesta” ( di W. Shakespeare). CONTROVERSO è un disco per tutti i “Guerrieri della luce”. ” Se accade che il clamore del mondo soffochi la nostra voce interiore, vuol dire che è giunto il momento della lotta: dobbiamo risvegliare il guerriero della luce che dorme in ciascuno di noi e intraprendere un cammino disseminato di lusinghe e tentazioni, un sentiero in cui ogni passo può nascondere le insidie di un labirinto…”( Paulo Coelho).
DANZA NELLA LUCE: Passare, attraversare danzando, riscoprirsi lacrime del sole; uscire fuori dalla caverna, dal buio, farsi riflessi di un’alba ; ecco i veri guerrieri; nel tempo e oltre, danzando.
NAGUAL, IL MESSAGGERO: IL Nagual che trae spunto e ispirazione dallo stesso Nagual di “Castaneda”. Scoperta nata dall’incontro con la cultura Indiana, quella dei custodi della terra. Visione e nuova dimensione per ereditare la terra stessa quando saranno i miti ad ereditarla. Nagual, essere duplice, uovo luminoso che ha ruolo di guida nel passaggio verso la libertà vera. Il messaggio è l’Arte del sognare come capacità di utilizzare i sogni e trasformarli in una nuova consapevolezza. Questa è anche la radice di tutta la cultura lisergica degli anni ’60, della “beat generation” ecc ecc…..l’incontro con l’altro che conduce all’incontro con il “proprio altro”. In questo incontro, che è il passaggio, l’uomo tenta nuovamente di uscire dalla caverna e compie la più grande delle battaglie quella contro di se. È una battaglia pacifica, fatta nel nome dell’evoluzione che si prolunga all’infinito. Pur potendo essere distrutto come individuo non ha dubbi sul risultato poichè l’universo è con lui. Uscire dalle tenebre, all’aperto, in posizione eretta. La terra non è una tana, è un Paradiso, l’unico che conosceremo mai. Qui ed ora , nella carne.
QUI: Nel luogo – non luogo, dove si arriva da strade che non hanno nome, quelle giuste. Qui dove la verità ci suda l’anima. Qui dove siamo sbandati, banditi, schizzati, in estasi. Se questo è il luogo il dove, il quando, il tempo è.
QUANDO GLI ANGELI CANTANO: combattere è ammettere la propria confusione, per conoscere la pace bisogna sperimentare il conflitto. In questa battaglia gli Angeli sono gli alleati. Angeli come messaggeri, intermediari fra terra e cielo, strumenti della provvidenza. Angeli la cui natura, secondo Dante, è fuoco e luce, amore e verità. Il rapporto che abbiamo con gli angeli è il rapporto con il nostro divenire, ciò a cui tendiamo. Avere con essi un rapporto significa alzare lo sguardo oltre i limiti oltre ciò che conosciamo.
LAVAMI NEL SANGUE DEI MIEI NEMICI: è un passo de “l’Apocalisse” di Giovanni di Patmos. Ci permette di fare il punto da cui si spande la prospettiva di tutto il lavoro “CONTROVERSO”. L’idea di rivoluzione alla fine di questo secolo non va eliminata ma va ripensata completamente. Il processo di trasformazione planetario imposto dall’occidente, il nuovo ordine mondiale si basa sull’affermazione individuale. Occorre quindi riaffermare l’importanza della relazione del “NOI”. Nessun uomo è/o può ritenersi puro individuo. La “massa ” degli uomini vive e si muove, pensa e sente collettivamente; lo stato, la società non può né potrà possedere la psicologia di un individuo e lo stato non è formato da individui. Anche il gesto privato del voto non proviene da un IO individuale ma da quello collettivo. Lo stato è potere e non può essere cristiano. Come cittadino, come essere collettivo l’uomo raggiunge il suo compimento nella soddisfazione del suo senso di potenza. Le democrazie moderne sono il risultato di milioni di parti in contrasto, ognuna delle quali afferma la propria interezza. “L’uomo democratico” vive di coesione e di resistenza. La forza di coesione dell’amore e quella resistente della libertà individuale. Credere all’amore significa essere assorbiti e questa è la morte del soggetto. L’individuo in quanto tale non può amare. L’uomo e la donna moderni non riescono a concepire se stessi se non come individui. E l’individuo è condannato ad uccidere il suo amante. La più grande lezione dei nostri tempi è appunto che l’individuo, il cristiano, il democratico non può amare. Quando un individuo ama cessa di essere puro individuo perciò deve riprendersi e cessare di amare. Vale per l’amore privato e personale come per l’altro, il prossimo. La vera rivelazione, la vera Apocalisse consiste in questo. Il cristiano in relazione allo stato al mondo, al cosmo, nell’apocalisse si rivela e rivela di se una furiosa ostilità contro chiunque. Desideroso di distruzione collettiva. È il lato oscuro della nostra cultura. Ecco il bisogno di risolvere, di passare oltre aldilà rispetto a questa condizione per sfuggire a questo suicidio cosmico. La nostra malattia è che non siamo in grado di tollerare alcun legame. E l’apocalisse indica anche, con la sua opposizione , quelle che il cuore umano desidera di più nel segreto. L’Apocalisse demolisce il sole, le stelle, tutti i Re , tutti gli uomini non segnati….
Tutto quanto l’uomo deciderà con più passione è vivere la sua compiutezza in armonia e non solitaria salvezza della propria anima. Più di ogni altra cosa l’uomo desidera il suo compimento fisico perché ora e per l’unica volta è nella carne e ne ha la possibilità. Di essere parte del cosmo vivente incarnato. Io sono una parte del cosmo, come l’occhio di me. Nulla è in me che sia staccato e assoluto tranne la mia mente, che non esiste di per sé, ma è solo una scintilla di sole sulla superficie delle acque. Distruggere i nostri legami inorganici come quelli col denaro e ristabilire organiche viventi connessioni fra “NOI” il cosmo, il sole, la terra, l’umanità, il proprio paese, la famiglia, la coppia ,”IO e TE : cominciamo dal sole.
IO E TE: è una fuga verso l’alba ai bordi della pioggia, morsi dalla luna un fuggire lento per far vivere il desiderio, la passione. Un amore che cerca scampo dall’indifferenza e dalla noia.
SE MI GUARDI, VEDI: vedere con il cuore, la vita ci appartiene e ci oltrepassa. Un campo ristretto, vede sempre dall’esterno. L’introspezione è l’unico metodo per approdare alla conoscenza. Il mondo è all’interno del cuore scrive CIORAN e il cuore è la vista dei santi. “Il cuore vede il mondo, più Dio, più il nulla. Cioè tutto. “( D’altra parte uno dei dischi che sento sempre più vicino col passare degli anni è “John Wesley Harding” di Bob Dylan dove sembra che solo i santi e i fuorilegge siano i veri eredi della terra…). Il titolo della canzone mi è stato suggerito da una frase di Pasolini che a proposito di suor Teresa di Calcutta disse “Quando guarda, vede….”.A proposito di Pasolini, come in passato, in tutti questi testi delle canzoni c’è una sua frase o un qualche riferimento alle sue opere.
Ad esempio: NON E’ DI MAGGIO: è l’inizio, “l’attacco” di “Le ceneri di Gramsci” di P.P.Pasolini. un opera come “John Wesley Harding” di Dylan, con la quale ci siamo confrontati e che è punto di riferimento importante per “CONTROVERSO”. Come dire “essere folli per essere chiari”. Le “Ceneri di Gramsci” perché c’è in essa tutta la contraddizione irrisolta tra il desiderio e la visione di una realtà nuova, indicata dal marxismo, e l’appassionata adesione a certi incontaminati valori naturali che vanno aldilà della storia. Le “Ceneri di Gramsci” poiché con questa raccolta Pasolini mostra l’esigenza di rifiutare i toni e i temi della poesia del novecento e riconduce la sua poetica ad una tradizione precedente come quella dei poemetti in terzine.
DOPO COME PRIMAVERE: anche qui c’è una citazione pasoliniana quella delle “Belle Bandiere”. La nostalgia della storia, dei giorni che valgono “per sempre” dei cieli coperti di belle bandiere, di una nuova primavera , di un mattino ritrovato.
VORREI: tutti i desideri in uno, dare l’assalto al cielo, di tutto di più, vivere ogni istante come fosse l’ultimo. L’amore come pioggia che fa rinascere continuamente il desiderio (e viceversa)come in una vecchia canzone di Dylan “è mio dovere portarti nei campi dove i fiori sbocciano”
PRIMA DELLA GUERRA: è la solita “sporca dozzina” di visioni del tipo “Kowalsky”, “La corte dei miracoli” è Suzie Q , Gesù Bambino Pol Pot , Godzilla con Quentin Tarantino , Le iene e Dario Fo in mezzo ai diavoli e angeli, sempre sotto, in mezzo ai guai, come quando eravamo tutti in un vicolo chiuso, quello della Desolazione.
PAZ: è una lettera scritta dal più grande cantore della mia generazione: Andrea Pazienza. Senza retorica riprendo quella sua incredibile lucidità ed energia contro il vivere quotidiano insopportabile nel suo tedio e noia. “Risorgere risorgere vuoi mettere risorgere……”riparto al lavoro allo studio…… come Pompeo che è ancora vivo, qui fra noi.
REFLESCIA’SA’. Il testo è di ERRI DE LUCA la sua partecipazione è stata per noi motivo di grande soddisfazione. Averlo con noi con questa sua storia ci ha reso veramente felici. Erri De Luca che con i suoi romanzi mi ha attraversato molte volte al pari di un raggio di sole, o di una spada d’oro. Grazie a Erri tante volte quante sono le stelle in cielo e i fiori in un campo a primavera o le nuvole in un mattino di ottobre. Grazie per REFLESCIA’SA’.

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“CONTROVERSO” è l’ottavo capitolo per la Gang dei fratelli Severini. Mai come in queste 13 canzoni la banda si era spinta tanto in là nei territori selvaggi del rock. Echi dei Clash, WHO, ROLLING STONES, PEARL JAM ( “ma l’amore mio non muore”). Grande energia che mancava dai tempi degli esordi. Nuove terre, nuove emozioni, nuove storie utili a chi vuol restare CONTRO ma che si muove VERSO nuove e più difficili direzioni. Nuova la formazione: Paolo “ZICO” Mozzicafreddo alla batteria, Francesco Caporaletti al basso, Andrea Mei questa volta alle prese con un arsenale di vox, Farfisa, Wurlitzez, Hammond…… e il fratello Sandro “Johnny Guitar qui davvero te la suona”. Sei corde infuocate come fosse carica di un’Orda d’oro assalto del cielo.
Così inizia il nuovo secolo per i Gang esortando, incitando alla scelta “Fiori di sangue / Fate rumore /scoprite al sogno / le città”. I testi scritti da Marino sono di terre al tramonto, di fumose stanze d’albergo, di bordi della strada, di occhi all’alba, oltre l’orizzonte …..
ERRI DE LUCA racconta una sua storia forse il miglior compagno di viaggio che i Gang abbiano mai incontrato. La band ha trovato rifugio alla “RED HOUSE ” di Senigallia (AN) e qui David ” The prince” Lenci ha curato i suoni e mixato i 13 episodi. La banda dei fratelli Severini è tornata e sta per arrivare in città. Che ci faccia ridere il cuore per restare CONTRO e con loro andare VERSO e intanto……..
“Intanto è la vigiglia accogliamo tutti gli influssi di vigore e di tenerezza vera. E all’aurora, armati di un ardente pazienza, entreremo nelle splendide città ” da “Addio” di Arthur Rimbaud.
Il disco è prodotto da ” Clyde Warrior & Jessy Colt” ( alias fratelli Severini).




venerdì 19 agosto 2011

Consorzio Produttori Indipendenti - TRE (1994 - '95 - '96) - Audiolabile Vol 1 [mp3 - 320 Kbps]



Consorzio Produttori Indipendenti - TRE (1994 - '95 - '96) - Audiolabile Vol 1

Una raccolta non attuale (o attualizzante) ne storica (o storicizzante). Una compilazione non per celebrare ma per raccogliere le idee. Un semplice "riassunto delle puntate precedenti", un modo di avere sott'occhio tutto quanto è stato realizzato "all'inizio" (che poi, non è così tanto lontano), ma anche un punto e a capo, si chiude un periodo, si va avanti.
Una fotografia, dove si distinguono nitidi gli elementi che la compongono, ma allo stesso tempo mossa, disturbata dalle linee di movimento di quegli stessi elementi.
In rigoroso ordine cronologico, un assaggio da tutte le produzioni del Consorzio, a partire dagli artisti che lo hanno di fatto "battezzato" (Yo Yo Mundi, Disciplinatha, e Marlene Kuntz), per continuare con il recupero della nostra memoria storica (Giovanna Daffini ed i progetti speciali "Materiale Resistente" e "Matrilineare"), gli incontri con il cinema ("Jack Frusciante è uscito dal gruppo" ed "Escoriandoli"), e gli artisti che sono arrivati immediatamente dopo (Afa, Santo Niente, Andrea Chimenti), fino ai primi quattro volumi della Collana di musica aliena "Taccuini". Forse non i brani di maggior "successo", ma di sicuro quelli più rappresentativi dal punto di vista artistico e, perché no, culturale.
In un solo disco, tutto il passato di un'etichetta indipendente che, ora come in futuro, non ha e non avrà nessuna intenzione di vivere nel passato.


Firenze, gennaio 1998

Tracklist:
YO YO MUNDI "Mount Graham" (da "La diserzione...")

DISCIPLINATHA "Ultima fatica" (da "Un mondo nuovo")
MARLENE KUNTZ "Trasudamerica" (da "Catartica")
GIOVANNA DAFFINI "O Venezia che sei la pi˜ bella" (da "L'amata genitrice")
ACID FOLK ALLEANZA "Moderno primitivo" (da "Fumana Mandala")
CORMAN & TUSCADU "Leek shark" (da "Jeune et noire")
UMBERTO PALAZZO E IL SANTO NIENTE "Elvira" (da "La vita Ë facile")
CORO DEI 101 "Spara Jurij" (da "Materiale resistente")
UMBERTO PALAZZO E IL SANTO NIENTE "Wir sind partisanen" (da "Materiale resistente")
YO YO MUNDI / GINEVRA DI MARCO "Andeira" (da "Bande rumorose")
ANDREA CHIMENTI "Ora o mai" (da "L'albero pazzo")
MARLENE KUNTZ "3 di 3" (da "Il Vile")
DISCIPLINATHA "Chiamala inverno" (da "Primigenia")
UMBERTO PALAZZO E IL SANTO NIENTE "Generazioni" (da "Jack Frusciante...")
AFA "Fossili" (radio edit) (dal CD Singolo di "Fossili")
GIANNI MAROCCOLO, FRANCESCO MAGNELLI, GINEVRA DI MARCO E FILIPPO D'ESTE "Giacane (tema 1) (da "Escoriandoli")
CORO DELLE MONDINE DI CORREGGIO "Il merlo" (da "Matrilineare")
MIRA SPINOSA "Aghar piýr milegha" (da "Matrilineare")
DISCIPLINATHA "Soffia piano" (da "Matrilineare")
BEAU GESTE "Bayete baba bayete zulu" (da "Chaka")
DIVINE "Fail before I try it" (da "Sortie")
OTTORINO FERRARI "Discorso di Benito Mussolini" (da "L'uomo dei secoli")
BOLIWAR MIRANDA / MAURIZIO DAMI "A cup of tea" (da "A good day")

mercoledì 17 agosto 2011

Coro delle Mondine di Correggio - Mondariso [1996 - 320 Kbps]


Coro delle Mondine di Correggio - Mondariso
(Dischi del Mulo, 1996 - Taccuini, collana di musica aliena Vol 9)

Tracklist:
Noi siamo di Correggio
Siamo una squadra di lavoratori 
Mamma vienmi incontro 
Ama chi ti ama 
Bella ciao (della mondina) 
Cara mamma non piangere 
Ritorno a Correggio 
Te Giuseppe
Son la mondina, son la sfruttata 
Saluteremo il signor padrone
Oh, cavallanti ! 
Quando saremo a Reggio Emilia 
Sgnor padron da li beli braghi bianchi
Se vedessi i mondarisi
Al scusa sgnor padron
La bela bionda di Voghera
Addio giovanotti 
Partono cantando (Coro + Piva dal Carner)
Mondariso (Coro + AFA)
Campestre (Il coro interpreta CCCP)


Un gruppo ed un disco assolutamente unico. Tutte le componenti sono ex-mondine, e le registrazioni contenute in questo disco sono state eseguite sul filo della memoria esattamente come venivano cantate durante il lavoro. Un disco all'insegna dell'autenticità, della semplicità e dei solidi valori, che già nella sua prima stampa del 1996 ha avuto un vasto eco portando il Coro in TV e nelle piazze di molte città. Hanno collaborato gli AFA ed il gruppo folk La Piva Del Carner.


Biografia:
dal Maciste, organo di informazione deò CPI, N°5: "Mondariso"




martedì 16 agosto 2011

Yu Kung - Pietre della mia gente [1975 - Mp3]


Yu Kung - Pietre della mia gente
(I dischi dello Zodiaco - 1975)

Tracklist:
1- Povera gente/Piccolo paese
2 - La mia gente
3 - Valigie di cartone
4 - Il popolo è forte
5 - Mineros
6 - Festa in paese
7 - L'emigrato
8 - Zip e zip
9 - Piazza Fontana


Biografia:

Il gruppo, tutto composto da strumentisti-cantanti, si forma nel 1971, prendendo il nome dalla leggenda di Yu Kung che rimosse le montagne contenuta nel Lieh Tzu (Il Libro del Vuoto Perfetto). Molto attivi con una lunga serie di concerti tenuti in fabbriche, cooperative, Feste de l’Unità, circoli Arci, e in festival proletari come quello del Parco Lambro e quello di Licola nel 1975, gli Yu Kung si pogono soprattutto l'obiettivo di diffondere la musica popolare nazionale nelle sue diverse sfacettature. Successivamente, sulla base di questa esperienza, si dedicano alla composizione di brani originali, con testi tendenti a sviluppare questioni di impegno sociale, approfondendo soprattutto il tema dell'emigrazione. Dal 1975 intraprendono una regolare attività discografica, che durerà fino al termine del decennio.
Le loro proposte musicali sono decisamente interessanti, sia per l'impegno politico che le anima, che per la relativa fedeltà ai modelli popolari tradizionali. Il loro brano più conosciuto è probabilmente Piazza Fontana, la canzone di Claudio Bernieri conosciuta anche come Luna rossa.
Si riuniscono ancora oggi, più sporadicamente. Nel dicembre del 2009, in occasione dei quaranta anni dalla strage di Piazza Fontana, hanno tenuto un concerto a Milano nell'Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare, trasmesso in diretta radiofonica.





lunedì 1 agosto 2011

Counting Crows - Face the promised land


Titolo: Face The Promised Land  Label: Potato Dog  Released: June 7, 2000


TRACKS:
1. Mr. Jones (live)
2. Angels of the Silences (live)
3. I Wish I Was a Girl (live)
4. High Life (live)
5. Omaha (live)
6. Monkey (live)
7. All My Friends (live)
8. Four Days (live)
9. St. Robinson in His Cadillac Dream (live)
10. Rain King (live)
11. hanginaround (live)
12. Kid Things (live)
13. A Long December (live)
14. Walkaways (live)


Notes:
* This is the 2nd “Official Bootleg” released by Potato Dog Records through countingcrowsdirect.com. This limited edition live CD was recorded on December 2, 1999 at Magness Arena, Denver University. Goodnight Elisabeth , Round Here, Amy Hit The Atmosphere, and Colorblind were also played at this show, but are not included on the CD.


Assalti Frontali - Profondo Rosso [ mp3 - 320 Kbps ]


Autore: Assalti Frontali \ Album: Profondo Rosso \ Uscita: 2011

Gli Assalti Frontali sono una delle formazioni più longeve e militanti del panorama hip-hop italiano. Basti dire che “Profondo rosso” è il il loro ottavo album e che ancora oggi Militant A e soci suonano e si confrontano con i sound system più underground della Capitale, tenendo serate in ex concessionarie o ex salumifici o nei più “classici” centri sociali occupati.

Il nuovo disco è profondamente politico, un'invettiva contro la precarietà, il consumismo sfrenato e la schiavitù che lega alle banche ed ai Potenti. “Spugne”, ad esempio, è un elogio alla lotta di classe, mentre “Mamy” è ispirata alla storia della migrante Mabruka Mimuni, suicida nel maggio del 2009 dentro il Cie di Ponte Galeria; lo stesso tema ricorre nella attualissima “Lampedusa lo sa” (brano in realtà scritto all’indomani della tragedia del Mercantile Pinar nel 2009); “Sono cool questi Rom” è invece incentrata sui bambini Rom, costretti a vivere in condizioni disagiate, ma capaci sempre di avere un sorriso sulle labbra. E ancora “La canzone dell'orso Bruno”, ispirata alla storia dell’orso che appassionò nell’estate del 2006 tutti i media europei (l’animale dal Trentino sconfinò in Germania e, dopo un lungo inseguimento, venne abbattuto, nonostante le proteste). Da segnalare la presenza come ospiti di Inoki e Esa nel brano “Banditi nella sala”.
Il disco è stato prodotto musicalmente da Bonnot e spazia dal rap delle origini a sonorità elettroniche, passando anche per ballate acustiche.


TRACKLIST:
“Profondo rosso”
“Banditi nella sala”
“Spugne”
“Avere vent'anni”
“Mamy”
“Sono cool questi Rom”
“Cattivi maestri”
“Roma meticcia”
“Lampedusa lo sa”
“La canzone dell'orso Bruno”